La cassa armonica della Villa Comunale

da "Asporti non autorizzati"


La cassa armonica è una specie di tempietto dove, specialmente nel passato, orchestre e bande tenevano manifestazioni musicali.

Quel luogo fu teatro, nel 1905, di un tragicomico episodio di cronaca. Alcune persone furono legate alle colonnine della cassa armonica da una folla di donne inferocite.

Agli inizi del secolo le mammine delle famiglie ricche che non avevano latte o che non volevano sciupare il loro seno (le zizze come dicono a Napoli) ricorrevano all'opera di balie locali.

Le balie avevano una corporatura enorme, dei seni immensi e dei sederi di cui non si vedeva la fine.

Da un po' di tempo le povere balie napoletane perdevano ad una ad una il loro lavoro. Venivano inesorabilmente sostituite da strani tipini, magri, esili, e con un sedere che faceva schifo, tanto era magro.

Le nuove balie venivano da fuori ed erano chiamate alpine o frisone, secondo la loro origine. Pare che, nonostante la loro insignificante corporatura, facessero molto più latte, e di una qualità eccezionale. Il segreto era nel fatto che le nuove arrivate avevano ben tre zizze e non due.

Era il giorno libero per la servitù. Le balie detronizzate avevano deciso ugualmente di andare nella Villa Comunale. Volevano vedere le nuove arrivate, le ladre del loro lavoro, e dirgliene quattro.

Il gruppo di alpine e frisone erano, infatti, lì. Spettegolavano sulle loro padrone parlando con uno strano accento e una strana animazione.

Le balie napoletane affrontarono le concorrenti e vennero subito al dunque:
"Fateci vedere subito le tre zizze, straniere schifose."

La questione, dalle primitive intenzioni di protesta sindacale, degenerò subito in un'odiosa manifestazione di intolleranza razzista.

La disputa fu se le tre zizze erano una malformazione o, invece, come sostenevano le alpine e le frisone, indice di superiorità razziale.

Come era facile prevedere, i due gruppi vennero alle mani. Le straniere mostrarono una forza e un vigore insospettabile per la loro corporatura. Ma le napoletane erano superiori di numero ed ebbero ragione delle concorrenti.

Le alpine e le frisone sconfitte furono legate alle colonnine della cassa armonica. 

Quale sorpresa quando, denudate, le balie straniere rivelarono la loro vera natura. Si trattava di uomini, giovani disoccupati del quartiere napoletano Vicaria, che avevano architettato la truffa ai danni delle balie e delle famiglie ricche napoletane.

Le famose tre zizze non erano altro che tre bottiglie ben nascoste in panni color carne.

Non tutti i mali vengono per nuocere. Un professore tedesco, che aveva assistito allo scontro comodamente seduto in una panchina, fece delle profonde riflessioni. A lui ed alla fabbrica di latte in polvere che fondò, si deve l'adozione della pratica dell'allattamento artificiale su larga scala nella società moderna.