Vico Paradiso 2A - Scala B - Appartamento al secondo piano interno 3
da "Asporti non autorizzati"
Dal 1965 questo appartamento è disabitato. I suoi occupanti lo abbandonarono in quell'anno. Una parte di essi lo fece perché praticamente costretta, altri non ritennero di poter continuare a
vivere lì.
A causa dei terribili avvenimenti che vi si svolsero, nessuno volle più andare a vivere in quel luogo.
Risiedeva nella casa la famiglia dei Babbasoni. Con questo epiteto scherzoso la gente voleva alludere alla stazza, veramente notevole, dei componenti di quella famiglia.
Papà e mamma erano grassi, ma i due figli, chiamati Cricco e Crocca sempre per motivi di dileggio, quanto a dilatazione delle forme fisiche battevano ogni record.
I due, poco più che ventenni, vivevano praticamente reclusi in casa, vuoi per la vergogna, vuoi perché ogni passo per loro era una sofferenza.
Se ne stavano tutto il giorno a guardare la televisione. Ogni tanto si azzuffavano perché l'uno non gradiva le scelte televisive dell'altra e viceversa.
I genitori erano, ovviamente, molto preoccupati per l'avvenire dei loro figli.
Un maledetto giorno bussarono a quella casa due strani personaggi. Avevano un'aria molto professionale, ma una strana luce guizzava nei loro occhi. I genitori Babbasoni non prestarono alcuna attenzione a questo inquietante particolare, né essi si avvidero che accanto alla loro porta erano stati disegnati cinque cappelli da cuoco.
I due personaggi furono, invece, accolti con le lacrime agli occhi, per la felicità, dai signori Babbasoni. I visitatori affermarono, infatti, di essere uno psicologo e una dietologa. Mostrarono un album di fotografie. Lì erano le prove delle decine di casi di obesità e di superobesità che avevano risolto.
I due genitori si diedero gomitate per la contentezza quando seppero che anche i loro figli sarebbero diventati, di lì ad un mese, due figurini. Furono meno felici quando i professionisti puntarono il dito accusatore contro di loro. Era scientificamente provato che, quando dei giovani erano molto grassi, la colpa era del padre e della madre.
Per il buon esito della cura i Babbasoni accettarono di lasciare la casa, e di affidare per trenta giorni i ragazzi alle cure dello psicologo e della dietologa.
Quest'ultima chiese, prima che i due se ne andassero, di vedere la cucina e le sue attrezzature.
I signori Babbasoni non potevano lasciare Cricco e Crocca in mani peggiori. Se ne accorsero quando fecero ritorno a casa dopo i fatidici trenta giorni.
Speravano di trovare i figli solo pelle e ossa. Li trovarono solo ossa. E per di più, le ossa erano spolpate.
I presunti professionisti non erano altro che due pazzi criminali, marito e moglie, evasi dal manicomio giudiziario, che era a due passi dal quartiere Materdei.
Altro che psicologo e dietologa! I due erano, in realtà, due psicopatici con il vizio del cannibalismo.