Il professore
da "Asporti non autorizzati"
Il vecchio lacero e puzzolente sedeva spesso sugli scalini dell’Università. Qualcuno, più anziano, credeva di riconoscere in lui un illustre professore di fisica. Lo scienziato, tanti anni prima, era sparito all'improvviso e di lui nessuno aveva saputo più nulla.
L’uomo bofonchiava: "Il mondo non è ancora pronto. Non è degno della mia grande scoperta."
Il vecchio non si separava mai da un’enorme valigia. Ci dormiva anche sopra, al dormitorio pubblico, pur di non farsela prendere.
La voce, che il grande fisico fosse ancora vivo, e che fosse quel barbone, divenne insistente. Qualcuno aggiunse che il vecchio nascondeva nella valigia il segreto dell’energia inesauribile e a buon mercato.
Furono chiamati in causa i servizi segreti. Molti spioni cominciarono a sorvegliare l’uomo. Quello si fece più sospettoso e più accorto nel custodire il suo bagaglio.
Dopo un po’, il presunto professore di fisica morì.
Gli agenti si buttarono a pesce sulla valigia. L’aprirono. Dall'interno si sprigionò una luce intensissima, accecante. Senz'altro, pensarono gli spioni, quella era l’energia. Dentro la grande borsa non trovarono niente. Solo un biglietto: "L'umanità non è ancora pronta."
Senza dubbio, il genio aveva voluto dimostrare di essere arrivato alla più grande scoperta della storia umana. Ma non aveva voluto farne partecipi gli altri.
C’era, comunque, una verità. Il vecchio barbone era l’illustre professore di fisica. Alla sua salma furono tributati grandi onori. Fu sepolto in una bellissima tomba.
Nessuno seppe mai che il vecchio era, in realtà, un povero fotografo. Per una serie di disgrazie, aveva perso tutto. A una cosa non aveva rinunciato. Ad un po’ di onori e di rispetto da morto, anche se sotto falso nome.
La faccenda dell’energia?
Non bisognava essere un fisico. Anche un anziano fotografo sapeva come si può ottenere un lampo al magnesio.