Il pastorello
da "Asporti non autorizzati"
Carminiello era un povero pastorello. Essendo semideficiente, nessuno gli avrebbe dato in custodia un intero gregge di pecore. Due bastavano ed avanzavano.
A parte lo sguardo completamente assente, era un bel ragazzo di diciotto anni, forte, muscoloso e ben dotato. Ogni mattina partiva dal suo paesello e se ne veniva a Napoli.
Faceva pascolare i suoi ovini in un piccolo terreno spelacchiato vicino all'aeroporto.
A Carminiello piaceva da morire tutto ciò che volava. Mentre le sue pecorelle brucavano, bestemmiando, quel pochissimo che c'era nel campetto, lui osservava gli aerei, che atterravano, sorvolavano e decollavano, e gli uccelli.
Anche i cretini hanno delle capacità, altrimenti saremmo ancora all'età della pietra. Il pastorello aveva l'attitudine innata a poter ripetere alla lettera quello che aveva osservato con interesse.
A furia di veder volare aerei ed uccelli, cominciò a volare lui stesso. Quello che gli riusciva meglio era il volo planato.
Non era collegato alla torre di controllo, eppure riusciva benissimo a scansare quel casino di aerei che partivano, arrivavano, passavano.
Solo una volta, ad alta quota, ebbe un malore, e finì con il trovarsi proprio sull'aereo Malta - Milano. La faccia di Carminiello finì incollata al vetro della cabina di pilotaggio.
Il comandante del velivolo aveva inserito il pilota automatico, ed era in intimo colloquio con la prima hostess.
Carminiello non aveva mai visto una cosa del genere, neanche tra le pecore. Dopo una breve ed intensa osservazione, si impadronì del concetto. Gli riusciva facile ripetere i movimenti del comandante. Ebbe ripetuti ed intensi amplessi con la lamiera dell'aereo.
L'hostess, superato il momento di naturale sbalordimento seguito alla scoperta dell'involontario guardone, capì che quel giovanotto aveva della stoffa.
La ragazza trovò il modo di saggiare il pastorello. Il neofita si comportò in maniera splendida.
Le voci nel pettegolo ambiente aeronautico corrono come il vento.
Ora le hostess degli aerei che sorvolano Napoli, non appena incrociano il volante Carminiello, gli fanno grandi gesti di richiamo dagli oblò. Con circospezione, lo fanno entrare da un portellone di servizio, lo spupazzano in una toilette e, alla fine, soddisfatte, lo fanno andar via per dove è entrato.