Serata futurista

da "Asporti non autorizzati"


La memorabile serata futurista tenutasi nel teatro San Carlo di Napoli ebbe svolgimento ed esito travagliatissimi. 

Marinetti non era certamente tipo da lasciarsi impressionare più di tanto da vivaci contestazioni. Anzi, pulendosi dai residui di ortaggi da cui era stato colpito per l'opera di accesi contestatori, ebbe a dire che anche i lanciatori erano futuristi senza saperlo. Infatti, essi erano inventori della dinamica ortofrutticola.

La serata futurista fu, comunque, il lievito che fece crescere una rinnovata coscienza artistica, specialmente tra i giovani. Si crearono numerosi gruppi ispirati alle nuove idee. Quello certamente meno noto, che raccolse solo studenti universitari, fu definito "Compagnia futurista della patta", che ebbe anche una sezione moscovita.

Il manifesto della compagnia proclamava che il rapporto sessuale era la prima manifestazione dinamica e, quindi, futurista.

"La sveltina è, inoltre, manifestazione veloce ed effimera per eccellenza. Per sua stessa natura non può essere consegnata alla muffita atmosfera museale e passatista. Spezziamo con il passato! Il coito nei musei è stato sempre osteggiato. Trasformiamo, allora, i musei in casini."
dal Manifesto pattista

Musa inquietante del movimento fu Mafalda la Bolognese. La proclamata zoccola futurista si segnalava per la sua appassionata attività. Solo decenni dopo un poeta cantante avrebbe potuto rendere omaggio ad un'artista dello stesso livello, la celebrata Bocca di Rosa.

Mafalda, mentre esercitava, lanciava i piedi in aria e si disponeva in verticale perfetta, rompendo i vecchi schemi del passatismo postribolare.

Il gruppo della patta si esprimeva ovviamente attraverso manifestazioni artistiche. L'arte dei pattisti era, però, destinata ad esaurirsi nello stesso momento della creazione. I soci non si servivano di penne, di tele, di blocchi di marmo. Usavano un solo attrezzo ed una sola materia: il pennello futurista.

Il momento più alto del movimento fu toccato in un calda sera d'estate sulla terrazza di un elegantissimo caffè, che fronteggiava il mare di Napoli e le isole di Ischia e di Capri.

Davanti agli avventori inorriditi, il capo della compagnia aprì con gesto plateale la patta e finse di far saettare qualcosa da dentro. In realtà, aveva lanciato un piccolo ma potente razzo, nascosto ed estratto con abile gesto da prestigiatore.

"Tumb, tumb, zum, zum. Vola, mio turgido membro alato. Allungati allo spasimo, spasimo futurista e raggiungi Capri. Là immergiti nella donna elettrica dalle lucenti chiappe di acciaio. Tumb, tumb, zum, zum."

La cerimonia dell'accoppiamento al di là dal mare fu bruscamente interrotta dalla polizia. I futuristi della patta furono arrestati, la ricostituzione sotto ogni forma del movimento fu vietata in maniera tassativa, con la minaccia di pene severissime.

I confratelli russi, che avevano organizzato una manifestazione analoga di fronte al fiume Moskova, furono anch'essi arrestati e poi, giusto per risolvere alla radice il problema, evirati.