Palazzo Donn'Anna
da "Asporti non autorizzati"
Palazzo Donn’Anna, costruito sul mare e mezzo diroccato, ha un aspetto davvero sinistro. Le voci popolari lo mettono in relazione con la regina Giovanna, terribile ed insaziabile mangiatrice di uomini.
Sporadicamente, c’era chi vedeva una donna, in vestiti d’altri tempi, che ululava per le stanze alla ricerca disperata di un maschio. Nessun uomo si accostava. Era risaputo che la regina, al termine degli amplessi, gettava in mare i suoi temporanei amanti.
Quelle apparizioni divennero frequentissime agli inizi degli anni 70. Si diceva che la regina, che aveva il potere di cambiare aspetto, avesse mutato politica. Prometteva salva la vita dopo l’amore, purché gli uomini fossero belli, giovani, ben dotati e, soprattutto, coglioni.
Molti maschi con quelle caratteristiche si avventurano nel palazzo. Ottennero esaltanti rapporti. Qualcuno ritornò più di una volta. Confermò che la regina era sempre diversa.
Il paranormale, a volte, ha una spiegazione semplicissima. Effettivamente, non si trattava di una sola regina. Un gruppo di studentesse universitarie emancipate, libere ed intelligenti aveva costituito un’associazione. Per loro, l’amore cosiddetto spirituale era una sovrastuttura inventata dagli uomini per ridurle in schiavitù. Lo scopo sociale era vedersene bene fisicamente, facendosi beffe degli uomini.
Quella notte era Flora ad impersonare Giovanna. Al maschio che le era davanti fece la domanda di rito:
“Sei un coglione?”
“Lo giuro.”
Flora si preparò, quindi, all’amplesso. Si ricordò all’improvviso di aver trascurato la contraccezione e si precipitò ad inghiottire una pastiglietta.
“Anche voi fantasmi prendete la pillola?” chiese il coglione.
“Sì, ma a bassissimo dosaggio.”