Orfanotrofio dell'Annunziata
da "Il Contastorie"
Il professor Maximus fu uno dei più celebrati prestigiatori degli anni '30. Dopo una vita randagia, passata negli alberghi lussuosi delle più importanti città del mondo, decise di ritirarsi e di mettere su famiglia.
Era ricco sfondato. Se pure un po' attempato, non aveva problemi nella scelta della compagna.
Scartò, subito, le donne del suo ambiente. Ne aveva conosciute troppe senza il minimo senso morale.
Uomo del suo tempo, pretendeva una ragazza illibatissima ed ingenua. Ebbe un'idea geniale.
Avrebbe sposato un'orfana, vissuta in un'atmosfera incontaminata. Si recò di gran carriera all'Orfanotrofio dell'Annunziata.
Fu lì che scelse moglie. Caterina, una bella diciottenne, che sembrava possedere le qualità che il prestigiatore desiderava.
La prima notte, il professor Maximus, mentre la moglie si preparava, si arrovellava il cervello.
Data la personalità della sposa, fresco fiore non contaminato, non voleva dar luogo a gesti e ad azioni che potessero essere traumatici per Caterina.
Poi si risolse. Avrebbe alleggerito la situazione con numeri di grande prestidigitazione e alta magia. Cominciò a far girare le palline, a far sparire e riapparire nei luoghi più impensati quello che vi era connesso.
Caterina rideva come una pazza. Quando Maximus pensò che la moglie fosse pronta, passò all'azione finale. Ma subito si ritrasse sbalordito. Non aveva incontrato l'ostacolo che si aspettava.
Fu Caterina, a sua volta, a dover alleggerire la situazione. Non usò trucchi. Con la sua voce fresca ed argentina disse: "Magia. Già sparito..."