Università di Napoli
Facoltà di Scienze Naturali - Dipartimento Animali Estinti
da "Il Contastorie"
Durante lo sciagurato periodo del fascismo contrassegnato anche dalla propaganda razzista, il periodico "La difesa della razza" pubblicò un articolo del professor Ferdinando Struccamacchio della Regia Università. Il docente, esperto a livello mondiale di dinosauri, ma lo stesso un po' stronzo, scriveva: "Rarissimi sono i resti di dinosauri che sono stati trovati in Italia. Questa è una prova del genio e dell'intuizione formidabile di Benito Mussolini, duce del fascismo, che ha dimostrato che la stirpe italiana è pura ed appartiene alle razze superiori. Gli italiani, infatti, non discendono dai dinosauri, bensì dai mammiferi."
Avvenne che, in quel triste periodo, l'Istituto degli animali estinti venisse frequentato da una procace studentessa inglese, Ethel. La giovane, oltre a nutrire una passione insana per ciò che non era più al mondo, coltivava un interesse morboso per tutti i maschi che aveva la ventura di incontrare.
Oltre a studiare, Ethel passava le giornate ad entrare ed uscire dai bagni dell'università, dove ripassava la materia prediletta con i suoi colleghi studenti.
Fu uno dei beneficiari degli interessi dell'inglese, Sabatino Scippa, ad avere un'idea geniale, nel più puro spirito goliardico dell'epoca.
Convinse Struccamacchio, che era anche un appassionato di sedute spiritiche, che, ponendo la ragazza in certe condizioni sperimentali, e facendola regredire nel passato, essa si sarebbe manifestata come discendente diretta dei dinosauri. Con ciò si sarebbe dimostrata la superiorità degli italiani, discendenti dei mammiferi, sugli inglesi che tra gli antenati potevano solo vantare dei lucertoloni.
Ethel, a malincuore, rinunciò a due ore del suo tempo, prezioso perché votato interamente alle relazioni sociali, ma accondiscese, alla fine a fare da cavia.
Lo Scippa riuscì a far cadere la ragazza in stato ipnotico, ed a farla avventurare a ritroso nel tempo.
Ethel, nello stato alterato di coscienza, dichiarò con voce impastata di stare compiendo il suo viaggio in maniera molto confortevole. Da prostituta nel bassifondi londinesi dell'ottocento, si ritrovò damina allegra del settecento, quindi contadina del medioevo, bagascia ai tempi della Londinium romana.
Ethel non dichiarava le epoche nelle quali si trovava immersa, ma la precisa datazione si poteva dedurre da certi particolari monotoni della sua narrazione. "Ho di fronte a me un membro virile dell'ottocento. Oh, ecco, un bel pisellone normanno..."
Così, di attrezzo in attrezzo, piombarono nelle ere preistoriche e protostoriche, fino al tempo in cui i dinosauri erano i signori incontrastati della Terra.
"Complimenti, professore - disse, ad un tratto, Sabatino. - Avevate ragione. Proprio ora ha detto che è una stegosaura."
"Come fa ad affermarlo?" fece l'illustre docente che era un po' duro d'orecchi.
"Dice che sta guardando ammirata un pisellone di cinque metri di uno stegosauro." In quel momento Ethel, travolta dall'emozionante visione, svenne, pur trovandosi in ipnosi profonda.
Fu in base al ricordo ancestrale di Ethel, che l'esimio professor Struccamacchio poté dare alle stampe un libro nel quale, oltre a portare le prove definitive che gli anglosassoni discendevano dai dinosauri, poté affermare, pur nell'assenza di reperti fossili, che gli stegosauri avevano peni di cinque metri, ricoperti di scaglie orientabili di un bel colore dorato. Gli stegosauri esibivano il loro orgoglio di maschi, tenendolo avvolto, in posizione di riposo, intorno alla zampa posteriore destra, che lo Struccamacchio definì, con un colpo di genio, "zampa del piacere."