Diario dell'entità Ilario / 8
data ultramondana 345700/37
da "Papà è nel tavolino" / 10
”La temporanea condizione felina, alla quale siamo stati sottoposti, ha migliorato il senso di osservazione, l'ironia e la capacità di satireggiare di Peppino. Ritrasformato in spirito di essere umano, si è messo all'opera, ha dato solide basi ideologiche al Puppinismo ed ha coltivato altri progetti ai quali ci ha chiesto di collaborare.
Quando era gatto gli era venuto in mente di organizzare una bellissima festa di Carnevale. Pare che sulla Terra non sia tempo di Carnevale, ma, per chi ha a che fare con l'eternità, questi sono dettagli insignificanti.
Peppino vuole fare le cose in grande. Ha pensato anche ad una sfilata di carri allegorici. Fortuna che possiamo materializzare le cose, altrimenti, sai che faticaccia a lavorare con la cartapesta...
Il nostro vulcanico amico ha preteso, che tutte le raffigurazioni semoventi fossero ispirate ad un unico tema: “Meraviglie urbane”.
Per celebrare degnamente la festa, l'infaticabile ha pensato di ribattezzare la città in cui è ora la sede principale della banca. Questo ha comportato un duro lavoro di sostituzione di targhe stradali. È stata un’operazione che abbiamo fatto noi tutti, di persona, non usando particolari poteri, ma mettendoci in tuta e girando in lungo ed in largo i confini della città.
Da qualunque strada si acceda, si può ora leggere: "Benvenuti a Copropoli”. L' operazione cartellonistica è stata fatta di mattina.
Molti cittadini ci hanno fermato perplessi e ci hanno chiesto come si dovevano considerare da quel momento in avanti. “Copropolitani” abbiamo risposto “ma lo eravate già da prima.”
Abbiamo spiegato ai più curiosi che il cambiamento del nome si è reso necessario a seguito di una ricerca commissionata dal sindaco e dal consiglio comunale al mago Esaù di Tebe Antica, esperto in divinazione, malefizi, contromalefizi e mercatistica.
L’esperto ha accertato in modo incontrovertibile che il cambiamento del nome si rendeva indispensabile, come evento scatenante di forze occulte positive, per far sì che la città possa continuare per un lungo periodo a primeggiare nel campionato nazionale di calcio, nella coppa dei campioni ed ottenere significativi successi nella pallacanestro, nella pallavolo, nella pallanuoto ed anche nel calcio americano. E tutto questo si badi bene, senza cambiare di una virgola la qualità della vita in città.
La piazza nella quale avevamo annunciato che ci sarebbe stata la sfilata di Carnevale era presidiata, dalla mattinata, da ingenti forze di polizia (come si dice nel più raffinato linguaggio giornalistico).
Le cosiddette autorità erano praticamente incazzate con noi. Il sindaco aveva diffuso alla stampa un comunicato, dove venivamo definiti ignoti provocatori che irridono l'onesto popolo di una delle città più belle del mondo.
Peppino fremeva di indignazione per essere stato definito ignoto provocatore A sua volta ha avuto parole di fuoco per il sindaco:
“Quello non sfigurerebbe in mezzo a noi, non per il fatto che sia salace e mordace. Non ha queste nostre qualità, ma, in compenso, è molto più zombi di noi.”
Nella piazza era anche presente una discreta folla, che i nostri manifesti e, soprattuto, come in tutte le cose del mondo terreno e pubblicitario, la successiva polemica, avevano richiamato.
Quando, data l'ora tarda, pareva che nulla più dovesse succedere, abbiamo agito.
Bella cosa essere spiriti nel pieno e nel vigore dei poteri. Pur non essendo esperti in lavori di cartapesta, abbiamo fatto apparire dei bellissimi carri carnevaleschi, tra volute di fumo ed un acre (si dice sempre così) odore di zolfo.
Per stemperare quelle apparizioni di sapore satanico e per dare un po’ di soddisfazione anche alle ragioni della destra religiosa, Peppino si è involato verso il cielo su un carro di fuoco, gridando a squarciagola:
“Sono il profeta Elia e sono di partenza un’altra volta, come potete vedere. Perciò non ho nessun interesse terreno. Nessuno mi paga per le mie profezie. Perciò credetemi. Se continuate a vivere in questo modo finirete nella merda. Non fate come me, per i vostri spostamenti in città non usate né carri di fuoco, né, tampoco, automobili. Usate il mezzo pubblico.”
Mentre la gente stupefatta e la polizia, non meno sbalordita, seguivano le evoluzioni del profeta Elia-Peppino, lo stesso ha presentato il primo carro: “Dove va la città?"
Su una base, che intendeva rappresentare un intero perimetro urbano, si innalzava un unico immenso palazzone che sradicava alberi e spazi per la riunione, l' incontro, la ricreazione, la mobilità, per la vita umana, insomma. Quando il palazzo è stato ultimato, alla base sono apparse quattro grandi ruote e, su in cima, un repellente individuo in un disgustoso gessato grigio che, aspirando un sigaro smisurato, ha detto: “Va dove voglio Io.”
Il pupazzone voleva rappresentare un po’ di tutto: lo speculatore edilizio, il fabbricante di automobili, l'imprenditore corruttore, il politico corrotto, il fornitore privato di servizi alla comunità urbana, l'efficientista del cavolo, insomma.
Diciamocelo chiaramente: il carro era una stronzata. Ma a chi volete che facesse pensare sorridendo? La gente è così sadicamente contenta di come vive, che di queste cose e del nostro populismo non gliene frega proprio niente.
Il peggio è successo con il nostro secondo carro. ”I forchettoni” con i politici grassi e mai satolli che rubano e mangiano a crepapelle alle spalle del popolo. Mi vergogno un po’ a dirlo, ma l'idea è stata mia.
Sempre meglio, però, di quella di un mio amico, che non voglio nominare per non metterlo in imbarazzo, su criminalità organizzata e rapporti con il mondo politico, basata su bustarelle, pilastri di cemento e quarti di bue, organizzati in una maniera che neanche Picasso avrebbe saputo immaginare.
In realtà, non siamo che dei poveri piccolo-borghesi che non sanno stare al mondo (in nessun mondo, per intenderci) e mascherano le proprie gravi carenze con ansie di tipo populista: giustizia sociale e vari altri blateramenti. Ma bando a questi blateramenti!
I capi della polizia si sono riavuti e si sono mossi prontamente per organizzare una carica contro di noi.
A nulla è servito che io, con vera presenza dl spirito (perdonate questa che potrebbe sembrare un’indegna battutaccia) ho gridato: “Ora sarete allietati da un complesso caratteristico che viene da molto lontano. Ed ecco a voi “Peppino e i reincarnati”.
Nessuno ha applaudito. In effetti, non abbiamo mai fatto un passaggio televisivo. La polizia ha approfittato del momento. La gente si è stufata (oh, come è difficile avere a che fare con le masse) e noi ci siamo disposti tutti al centro della piazza, pronti a cantare e a ballare.
La polizia, dopo aver constatato la stanchezza delle masse e quali erano i nostri errori rivoluzionar-carnevaleschi, ci ha caricato senza pietà.
Provvidenziale è stato a questo punto il carro di fuoco del profeta Elia-Peppino, che ci ha condotti in salvo nel più alto dei cieli. Temo che ci saranno grosse grane quassù. Ho saputo che già stanno arrivando i primi reclami.
Dopo ogni atto rivoluzionario, dopo ogni azione insurrezionale c’è il bisogno della riflessione, quindi Peppino studia.
Nella libreria terrestre preferita, nel solito reparto puttanate, ha adocchiato Il libro “Soli nel cosmo. Ci sono altre forme di vita intelligenti?” Si è subito immerso in una profonda lettura. L'argomento lo affascina. Prevedo che architetterà sicuramente qualcosa di molto ghiotto.
Infatti.. sono stato un facile profeta, Al termine della lettura ha fatto gli occhi da pesce morto, cosa che a noi trapassati riesce benissimo e mi ha detto: “Pilota spaziale X5AMZ, preparati per una nuova missione.”
È evidente che, nella mia condizione, so benissimo se esistono o meno altre intelligenze, oltre a quelle terrestri. Trattandosi, però, di materia dalle delicatissime implicazioni teologiche, la materia è classificata SEGRETISSIMO di prima categoria. Perciò, posso solo rilasciare una dichiarazione del tipo di quelle che vengono fuori dal Pentagono: “Nienti sacciu.”
Peppino, come al solito, ha preparato le cose in modo superbo. Con il nostro UFO nuovo di zecca abbiamo compiuto tutte le evoluzioni ed il repertorio che un terrestre si aspetta da un UFO degno di questo nome. Abbiamo scelto una città a caso (Copropoli) e ci siamo manifestati nel cielo.
Siamo rimasti immobili a mezz’aria, poi, all’improvviso, abbiamo cominciato a cambiare continuamente direzione, schizzando di qua e di là. Ci siamo, quindi, fermati in corrispondenza di una finestra al settimo piano del palazzo municipale. Al di là del vetro un solerte impiegato comunale stava intascando una lauta tangente per aver favorito un atto illecito.
Il fetente è rimasto di stucco con il lardo in mano, allorquando abbiamo fatto la nostra apparizione sul davanzale della finestra nella nostra uniforme “vecchia galassia” (copiata da un film di fantascienza degli anni 50).
"Che l'omertà cosmica sia con te, terrestre" ho detto io con voce metallica. Peppino si è avvicinato al corrotto e, per metterlo a suo agio, gli ha dato una pacca sulla spalla con una delle sue mani a otto dita.
Il poveretto ha guardato terrorizzato me, che di dita ne avevo solo sette.
"Il capo è lui" ho spiegato.
Peppino ha detto all'impiegato che eravamo amici, senza la più pallida idea ostile. "Siamo profughi spaziali, veniamo da Ti Centauri Alfa 3, un pianeta a 300 milioni di anni luce da qui.
Su, da noi, il bene ha trionfato. Niente più tangenti, niente più corruzione, niente più traffico di armi e droga, niente più profitti illeciti. Che palle! Una noia mortale.
Abbiamo abbandonato Alfa e vaghiamo nel cosmo alla ricerca di forme intelligenti di vita. Dove prendono almeno il cinque per cento sono intelligenti. Tu, quanto prendi?"
Il povero farabutto, tra singhiozzi e gemiti ha ammesso: "Il quindici per cento."
Peppino si è rivolto a me con fare molto ammirato: "Si vede subito che l’amico è una forma di vita molto intelligente."
Il mio compagno, muovendo insieme e rapidamente le sei mani, perché con gli impiegati comunali c’è poco da scherzare, si è preso i soldi frutto della corruzione.
"Ti ringraziamo per la tua impulsiva e generosa contribuzione. Eri a conoscenza che stiamo raccogliendo fondi in tutta la galassia per riorganizzare le forze e per abbattere il pallosissimo impero del bene? Su Ti Centauri Alfa 3 un giorno finalmente tornerà l’ordine."
Detto questo, abbiamo ripreso posto sul nostro UFO scintillante. Zigzagando ci siamo diretti verso il centro della galassia, mentre in sottofondo abbiamo diffuso una musica da film adatta all'occasione.