Diario dell'entità Ilario / 2
data ultramondana 345678/12
da "Papà è nel tavolino" / 4
Succede come sulla terra, purtroppo. Non riusciamo a riunire al completo la “commissione” di studio. E non abbiamo neanche deciso il metodo di indagine. Inseguo per ogni dove gli illustri componenti, Si fanno negare.
Dal momento che sono costretto ad un ozio forzato, ho ripreso a frequentare con gioia le librerie terrestri. Non sono un lettore ordinato, non persevero su un filone, su un genere determinato. Scopro qualcosa, leggo. Cerco qualcosa dello stesso autore o dello stesso genere e, poi, passo ad altro. Comunque, faccio sempre una capatina al reparto ragazzi. Se c’è qualche novità interessante, la prendo. Con il fenomeno dell’asporto prelevo il libro dallo scaffale e, per mezzo dell’apporto, lo faccio comparire nella stanza dei miei figli. Loro si accorgono della novità e spesso si chiedono: «È stato Babbo Natale o papà?»
Sono, comunque, uno spirito serio e, con gli stessi sistemi con i quali faccio sparire i libri, immetto il controvalore in contanti nel registratore di cassa della libreria. Ho pregato Lucilla di mettere in un un cassetto di casa una certa quantità di liquido. Di lì prelevo.
Peppino mi segue nel mio girovagare per librerie. Lui preferisce frequentare il reparto dove sono in vendita i libri che trattano il paranormale, lo spiritismo. "Bisogna leggere questi manuali per sapere come ci dobbiamo comportare come spiriti. C’è ancora un mucchio di cose che non conosciamo."
Di solito, questi reparti non si limitano allo spiritismo, ma accolgono anche testi affini, per così dire. Ultimamente, ho visto che Peppino mostrava un morboso interesse per un libro di Nostradamus. Non so cosa abbia in mente. Mi aspetto, comunque, di tutto nel campo delle previsioni per i prossimi quattromila anni terrestri.
Infatti è andato a scocciare lo spirito di Nostradamus.
"Maestro ci faccia qualche bella profezia" gli abbiamo detto noi, toccando ferro e qualcosaltro. Siamo puri spiriti, ma non si sa mai.
Quello non se l'è fatto ripetere due volte ed ha attaccato con le sue quartine, con una voce che, ovviamente, sembrava venire dall'oltretomba.
Abbiamo cominciato con l'invito a una profezia di riscaldamento:
"Maestro domani che tempo farà? Usi anche più di o meno di quattro versi se le aggrada. Tra puri spiriti non c'è bisogno di formalizzarsi."
"Il tre di quattro, il sei di nove."
"Asso di coppe" ha interloquito Peppino, suscitando le ire di Nostradamus che, però si è compiaciuto di continuare: "La Luna in Capricorno al Medio Cielo. Artica aere, cono gelido, sangue in calo, la Terra funestata nel dolor più abietto ove non c'è riparo."
Peppino, che, dopo aver letto decine di libri su Nostradamus, ne è diventato il maggior esperto mondano e ultramondano, ha subito interpretato: "Il senso della previsione meteorologica è cristallino. Domani bassa pressione e piogge torrenziali. È fottuto chi non ha l'ombrello."
Erano centinaia di anni che il nostro non si esibiva nelle sue previsioni perché, dopo il riscaldamento, è partito con annunci di catastrofe a raffica.
"Grande statura terribile sciagura.
Allampanati mezza vacca e due prosciutti.
Piccoletti mezzo chicco.
Altezza mezza bellezza ma grande ricchezza.
Molto ingurgitato grandi rombi e tuoni.
Inquinamento e acidità, terribil guaio ma trionfo del proletariato."
Peppino è subito passato alla spiegazione:
"Il maestro ha toccato qui i vertici dell'arte delle previsioni.
Alle tradizionali categorie base delle lotte di classe (borghesi e proletari, ricchi e poveri, Nord e Sud del Mondo) aggiunge e sovrappone una nuova: alti e bassi.
Gli alti, essendo i ricchi, si approprieranno del 99% delle risorse alimentari, e diventeranno sempre più alti e più ricchi. I bassi, essendo i poveri, avranno le briciole delle briciole e diventeranno più bassi e più poveri. Saranno costretti, anche per le loro caratteristiche fisiche, a baciare i piedi dei ricchi.
Ma i ricchi, raggiungendo dimensioni colossali e ingurgitando grandi quantità di cibo, eccederanno nelle flatulenze e nelle deiezioni, provocando inquinamento, anche acustico e piogge acide.
Per via del cataclisma meteorologico, i raccolti andranno distrutti, ed i ricchi - alti, in crisi di astinenza, saranno sterminati.
I poveri - bassi, tradizionalmente più resistenti alle avversità di ogni tipo, sopravviveranno.
Come già accadde in concomitanza con la scomparsa dei dinosauri, che affondarono nella loro merda colossale, sarà il proletariato a trionfare."
Mi annoiavo e me ne sono andato. Non così ha fatto Peppino che ha trascritto le profezie e le ha arricchite con le sue spiegazioni. Mi ha portato il suo elaborato che ho dovuto per forza leggere e che trascrivo:
Terra da destra. Imponente meteorite da sinistra.
Mancata precedenza. Cosmica tozzata.
Morti a milioni. Continenti scomparsi.
Ma tragedia abissale darà risate Generali.
Il senso della sciagura è abbastanza chiaro. L'unico passo da interpretare è l'ultimo.
La tragedia più grande consisterà nel fatto che il meteorite non sarà assicurato.
Piaga d'Egitto.
Stanco uccello maltrattato e piangente tana chiusa.
Culle vuote.
Incentivo raddrizzante.
Cometa, zampogne e tre re magi.
Doni no. Politica avventata.
E verrà una nuova calamità biblica.
La mancanza di una seria politica in favore dei genitori, non opportunamente stimolati, porterà alla crescita zero della popolazione.
Per combattere la tendenza negativa e per incentivare le nascite, il governo varerà un ben studiato pacchetto di provvedimenti, denominato "politica del cazzo".
Ogni neonato avrà diritto a una cometa, a due zampognari accanto alla culla ed alla visita dei re magi.
Doni niente, perché il bilancio dello Stato non lo consentirà.
Profeta sommo gaudio.
Professional buona novella.
Mani in alto. Non costumato coinvolgere le sfere.
Fine del globo.
Angelo partitor.
Due schiere e nulla più. Ultimo dolore a metà.
Il profeta non sta più nella pelle. È al punto più alto della sua vita professionale. Sta per fare la profezia definitivamente iettatoria. Il resto è stato banalità.
Il profeta invita a tenere le mani in alto. È di cattivo gusto, infatti, grattarsi le palle quando il profeta sta per annunciare la fine del mondo.
Verrà l'angelo e dividerà le anime in due legioni:
Da una parte: chi ha avuto, ha avuto.
Dall'altra: chi ha dato, ha dato.
Vive manifestazioni di dolore nella seconda schiera.
Variopinto augello in quattro toni per occhiute.
Singolar tenzone per mazze ferrate d'ogni luogo.
Vincente, oltre il mar diletto sarà incoronato.
Uno a uno centrale oltre misura.
Foreste spazzate.
Nostradamus affronta in questa centuria un tema delicatissimo imperniato su tre predizioni: la nascita di un periodico pornografico in quadricromia per sole donne, un concorso di bellezza indetto dallo stesso settimanale e la distruzione delle foreste.
Al concorso di bellezza parteciperanno superdotati di ogni luogo.
Avrà la meglio Vincenzo, detto mazza ferrata, per ovvi motivi.
Per accogliere, come da regolamento del concorso, le pertinenze di Vincenzo, in dimensioni reali, sarà necessario raddoppiare la lunghezza del paginone centrale.
Il periodico avrà un successo enorme e, per la carta delle numerose ristampe, sarà necessario abbattere intere foreste.
Saturno disperato in Capricorno, all'Imo Cielo, opposto al Sole.
L'immonda nera seppia in una terribil notte. Fulmini e saette.
Il sanatore, la fattrice, il palagio dei malati nell'Averno.
Risuonerà la voce del seppiuto, mangiator d'universo.
La grande raspa e la moltitudine di sfere.
Nessun rimedio.
In una notte terribile nascerà il più grande iettatore mai visto dopo Nostradamus. Il suo nome sarà Buconero.
Il suo primo vagito sarà molto strano. Qualcuno avrà l'impressione di sentire: "Sarà, ma non la vedo giusta."
Subito dopo, una raffica di fulmini colpirà, uccidendoli, l'ostetrico, la madre, le infermiere e tutti le partorienti e i malati presenti nell'ospedale.
Si salverà solo il seppione.
Già dall'asilo comincerà a fare profezie.
L'umanità cercherà disperatamente di resistergli e si gratterà a sangue le palle in grandiose cerimonie collettive.
Non ci sarà niente da fare.
Rimarrà solo lui.
Alchimista infido. Manipolata vita.
Periglio grande.
Non mucca ma merluzzo.
Non cipolla ma giaggiolo.
Trionferà: Donna nana tutta tana.
Nostradamus ammonisce sui grandissimi pericoli dell'ingegneria genetica per il futuro stesso dell'umanità.
Scienziati senza scrupoli cambieranno una forma di vita in un'altra. Uno scienziato particolarmente lascivo creerà, e farà trionfare sul mercato, una varietà di donna piccola ma con un organo sessuale enorme, da utilizzare solo per il piacere. Sarà la risposta biologica al femminismo.