Ospedale psichiatrico

da "Asporti non autorizzati"


Con una legge non proprio recentissima, i malati di mente furono praticamente cacciati fuori dai manicomi. Molti di loro, rifiutati dalle famiglie, cominciarono a vagare per la città senza una meta. Erano riconoscibilissimi: avevano l'aspetto di miserabili barboni e trascinavano pesanti borse e valigie.

La gente, cosiddetta normale, si chiedeva cosa mai ci fosse in quelle borse e valigie.

Il temutissimo primario dell'ospedale psichiatrico, dottor P., aveva il suo alloggio proprio di fronte al manicomio. Più precisamente, la sua casa si affacciava su un padiglione dove erano rinchiusi malati non proprio esagitati.

Dire che un neurologo è un po' toccato di cervello è una banalità. Comunque, la vita è fatta di banalità, ed il dottor P. non ci stava proprio con la testa. Da anni, intratteneva solo rapporti epistolari con la moglie Magda, che pure continuava a vivere con lui. Non le parlava, le scriveva lettere che le faceva trovare davanti al camino, il loro focolare domestico.

La Signora P. era ancora una bella donna, solo appena sfiorita, con esigenze robuste ed una certa tendenza all'esibizionismo.

Fin quando i manicomi funzionarono regolarmente, la Signora P. poté provvedere alle sue necessità senza problemi. Le inferme in grado di farlo provvedevano alle incombenze domestiche, gli infermieri entravano ed uscivano lietamente dal suo letto, che le malate sistemavano più volte al giorno. Il marito continuava a lasciare posta.

Quanto alla mania di esibizionismo, Magda la soddisfaceva tenendo ben spalancate le tende della stanza da letto in occasione dei suoi incontri con il personale paramedico. I piacevoli incontri iniziavano e si concludevano con l'agitarsi frenetico del sedere al naturale della moglie del primario, in direzione dei malati, che stavano incollati ai vetri del loro triste padiglione.

Tra i malati ce ne era uno, Riccardo, che era stato un bravissimo fotografo di moda. A lui gli infermieri avevano allestito un laboratorio che lavorava per l'esterno, con esclusivo vantaggio economico dei parasanitari.

Quando i manicomi si sfollarono, tutto il mondo di Magda crollò. I malati di mente si dispersero per le strade, trascinando valigie.

Le valigie erano pesanti perché traboccavano di fotografie che riprendevano il sedere di Magda sotto tutti i possibili angoli visuali.