Scavi di Pompei

da "Asporti non autorizzati"


Tullio Iaccarino era custode negli scavi di Pompei. Aveva viaggiato molto come marinaio. Questo gli aveva allargato la mente.

“Altro che Disneyland! Se organizzassimo Pompei come dico io, questo posto diventerebbe il centro dei divertimenti più importante e frequentato della Terra” affermava spesso.

Ne parlò con persone importanti. Constatò che in giro non c’era volontà politica. Le miopi autorità non avevano alcuna intenzione di portare avanti il suo progetto.

Decise di arrangiarsi in proprio e, necessariamente, di fare le cose in piccolo.

I turisti giapponesi erano stupefatti. La polizia stava facendo irruzione nella taverna di Asellina.

Nelle stanze interne, i tutori dell’ordine trovarono delle schiave nubiane intente a fare l’amore con turisti di mezza Europa.

Iaccarino, accusato di sfruttamento della prostituzione, si ostinò fino al processo a proclamarsi innocente.

Lui non aveva organizzato un bel niente. Le persone trovate in intimo colloquio erano fantasmi di antichi pompeiani. Da duemila anni le anime in pena cercavano di consumare. Ma non riuscivano mai a concludere. Prima il Vesuvio, ora la polizia...