Vicolo del Centro Storico

da "Il Contastorie"


Il grosso cane lupo aveva servito molti anni in polizia. L'abitudine di non farsi i fatti suoi non l'aveva persa, anche ora che era morto. Fu più forte di lui: fece la spia.

Si avvicinò a San Francesco ed abbaiò a lungo, indicando qualcosa dietro di loro.

Come ogni sera, il Santo era venuto a prendere gli animali che avevano esalato l'ultimo respiro, per condurli nell'angolo di Paradiso sul quale vigilava personalmente.

Quell'inverno era stato molto rigido, e molti erano mancati: cani, gatti, cavalli ed una tigre dello zoo.

San Francesco finse di non capire il dialetto canino del poliziotto delatore e continuò a camminare.

Il vecchietto, che seguiva a quattro zampe la lunga fila di animali defunti, tirò un sospiro di sollievo. Il buon uomo sentiva di aver avuto il permesso di stare per sempre con l'unico amico dei suoi ultimi anni, il gatto grigio che lo precedeva e che gli aveva fatto un solo torto. Quello di morire prima di lui.