Posillipo

Resti della villa di epoca imperiale appartenuta a Vacerra


da "Il Contastorie"


La sacerdotessa, sensitiva ed indovina, mise sull'avviso il sommo imperatore. Usò, naturalmente, tutta la cautela che si imponeva nei riguardi di un personaggio così illustre e, soprattutto, così svitato. Ma la sostanza del discorso era molto cruda: Caligola avrebbe incontrato sul suo cammino la famosa e terribile donna dentata, di cui tanto si favoleggiava in Oriente ed Occidente.

Le leggende narravano che ne nasceva una ogni cinquecento anni. Essa preferiva abbandonarsi alle carezze degli uomini potenti. Il tempo fissato dal destino era segnato. E chi era il più potente dei potenti al mondo? Il romano imperatore. 

Caligola era in grave pericolo! Un solo abbraccio con la donna dentata, e non sarebbe più stato imperatore, ma imperatrice.

La sacerdotessa consigliò all'augusto personaggio di fare precedere i suoi assalti d'amore da quelli di un imperiale assaggiatore. Consigliò un ricco ed ozioso napoletano, Vacerra, che si sarebbe prestato per la superiore causa della difesa dell'impero.

Altro che ozioso! Vacerra si dimostrò un insaziabile ed appassionato assaggiatore. Assaggiava molto più di quanto Caligola potesse mangiare.

Il titolo di imperiale assaggiatore era solo onorifico. Nessun appannaggio era previsto per chi aveva avuto l'alto onore di fregiarsene.

In breve, molto in breve, Vacerra diventò poverissimo. Doveva pagare alla sacerdotessa una cospicua somma per ogni donna assaggiata. Questi erano i patti tra la presunta indovina e il suo complice Vacerra. Quest'ultimo si era inventato la storia della donna dentata, della leggenda e della profezia, e aveva fatto bere la storiella a Caligola, servendosi della sensitiva preferita dall'imperatore.

Vacerra, anche se in miseria, era lo stesso contento. Avrebbe fatto ancora di peggio, pur di stare con le più belle donne dell'impero.