Il Contastorie

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Prefazione Medianica

di Giambattista Basile


Si è puntato molto in alto per la prefazione a questa raccolta di storie. Sono stato scelto io. Come ricompensa, perché un regalino è sempre opportuno, ci siamo accordati per una messa di suffragio.

La medium è stata bravissima a tirarmi giù sulla terra dal luogo di beatitudine in cui mi trovo. 

Sono trecento anni che non faccio niente e ho letto il libro.

Ora ho la responsabilità di scrivere la prefazione. Compito ingrato. 

Sto in quello che i napoletani chiamano "mondo della verità". Posso scrivere fesserie?

Certo che no. Rischierei di tornare in purgatorio.

Innanzitutto, mi sono divertito a leggere queste storie. Le parole sono poche, semplici, i periodi brevi. 

La Musa di Italo Notarstefano è secca come un'alice. Onestamente, questo mi pare molto adatto alla vostra epoca, fatta ossessivamente di immagini.

La pagina scritta deve diventare una figura se vuole sopravvivere. Perciò deve essere composta di poche e precise parole.

Sul valore come scrittore, l'autore mi ha pregato di non esprimermi. E' giusto. Deve essere il lettore e nessun altro a giudicare. Un mio intervento su questo aspetto, poi, gli sarebbe costato anche una messa cantata.

Ho voluto, comunque, accertarmi, gratuitamente, come Italo lavora.

L'ho seguito. Cammina per le strade di Napoli. Gli volano intorno dei fogli di carta e una penna. 

Ogni tanto la penna si ferma in direzione di uno sfaccendato che passeggia, di una donna affacciata a un balcone, di uno che aspetta l'autobus.

L'autore si fissa a guardare quelle persone. Se le trova interessanti, cerca di leggere le loro storie. Probabilmente, non deve vedere molto bene, perché gli capita spesso di leggere cose che non risultano ai diretti interessati. Italo trasferisce, poi, le sue impressioni sulla carta. In questo passaggio capitano altre cose strane. Può succedere così che una donna al balcone e un uomo in strada si mettano a volare. Si incontrano. Si abbracciano e si baciano. Se è il caso, fanno anche l'amore, sempre muovendosi nell'aria.

Non ho altro da aggiungere, tranne un augurio.

Che il libro piaccia come io l'ho gradito.

Se piacerà anche a voi, riconoscetemi il merito di avervelo consigliato e pregate per me.

Se non vi piacerà, toglietevi una soddisfazione e pregate che l'autore mi raggiunga presto.

Giambattista Basile  


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