Diario dell'entità Ilario / 14

data ultramondana 345726/01

da "Papà è nel tavolino" / 16

Abbiamo seguito con molto interesse una discussione tra il re Vitichindo e i suoi sassoni. Tutti seguivano la moda diffusa da missionari santi e misericordiosi, e portando così vezzosamente la testa sotto il braccio, parlavano animatamente delle radici cristiane d'Europa. 

Poco lontano c'era un augusto personaggio. Carlo Magno, in un angolo nascosto, per non farsi vedere, si guardava il pisello, leggeva un librone e piangeva. Anche Miscia, che non è stato mai tenero con i sovrani di tutti i tipi, si è commosso. Gli abbiamo chiesto con sussiego e con rispetto le ragioni del suo pianto e cosa potevamo fare per rallegrarlo. Peppino si era detto pronto a fare l'imperial buffone. Ma non c'è stato niente da fare per tirarlo su, però tra i singhiozzi ha spiegato: “È per via dell'imperial scettro. La commissione europea ne ha rigidamente stabilito forma, lunghezza e ornamenti. E io non mi trovo, la mia lunghezza è il doppio di quella ammessa, e poi il neo sulla punta si trova a sinistra e non, come prescritto, a destra.”

Anche qui, infatti, i problemi della costruzione europei tengono banco. Leopold von Sacher-Masoch segue con molto interesse le vicende politiche delle istituzioni del Vecchio Continente. 

Il sublime pervertito, trastullandosi con dolorosi ed acuminati giocattoli erotici rigorosamente cinesi, assiste a sedute nelle quali il presidente USA, con l'ausilio di congressisti e miliardari americani, sottopone a estenuanti pratiche di BDSM autorevoli membri delle Istituzioni europee. Leopold von Sacher-Masoch, poi, aspetta fremente di impazienza gli esiti delle avvedute politiche europee. Non sta nella pelle pensando a quando, tra non molto, potrà reincarnarsi davanti alla sede del Califfato di Strasburgo, proclamarsi pagano ed essere, subito dopo, impalato.


...continua