Diario dell'entità Ilario / 4

data ultramondana 345699/88

da "Papà è nel tavolino" / 6

Devo ammettere che la commissione, a parte l'esibizione di Peppino, ha fallito miseramente i suoi obiettivi Sono molto deluso. Per divagarmi sono andato al congresso. Ho appreso che è stata costituita una sottocommissione di studio sulla violenza urbana “cause effetti e rimedi”.

Ai lavori di questa sottocommissione partecipano i fondatori più ribaldi e facinorosi. I lavori vanno avanti con molta difficoltà, tra scazzottature, risse, conflitti a fuoco e violenze assolutamente gratuite. 

C'è stata una piacevole sorpresa. Peppino, che da un po' di tempo macina esibizioni su esibizioni, ha voluto far sentire nuovamente la sua voce. Meno male che è un tipo che se la sa sbrigare, perché arrivare al tavolo della presidenza è stata un’impresa. 

Ha dovuti subire quattro tentativi di stupro, cinque tentativi di rapina a mano armata, sette tentativi di rapina con pistole giocattolo, quattro tentativi di sfregio con rasoio o con coltello. È stato minacciato numerose volte di essere fatto a pezzi ed innaffiato di benzina per essere arso morto. Per puro divertimento gli sono passati sui piedi con delle motociclette. Gli hanno infilzato numerose volte siringhe di droga nel braccio, a scopo promozionale, per poterlo annoverare tra i consumatori di sostanze stupefacenti. 

Alla sottocommissione c'è, infatti, un notevole spaccio di droghe, che finanzia il commercio interplanetario delle armi.

Come è stato non si sa, ma Peppino è riuscito finalmente ad arrivare al posto riservato agli oratori e, in un' atmosfera esplosiva, è riuscito a pronunciare il suo dottissimo intervento:
"Attila era un dilettante. Se avesse capito qualcosa della vita, avrebbe costruito città, non le avrebbe distrutte."

A proposito di personaggi demoniaci, abbiamo saputo che il papa si è di nuovo scagliato contro Satana.

Personalmente non conosciamo il Maligno e non azzardiamo, da spiriti equilibrati, giudizi, anche se il diavolo ci sembra solo un'invenzione pubblicitaria per fidelizzare la clientela. Però la pubblica denuncia del sant'uomo (il papa) ci fatto venire un’ idea.

Ci siamo presentati in piazza San Pietro, di domenica. La piazza era piena di gente che aspettava che il Santo Padre si affacciasse alla finestra. Ci siamo mischiati alla folla travestiti da diavolacci, anzi, da poveri diavolacci. 

Indossavamo una calzamaglia rossa, stinta e con molte toppe, corna e coda regolamentari. Facevamo risuonare campanacci per richiamare l' attenzione dei fedeli. 

Peppino cantilenava: "Il diavolo non è cosi brutto come lo si dipinge. C'è tanta pia gente, specialmente in politica, che fa molto più schifo di noi."

Devo dire che l'opera di fraternizzazione con il malignaccio stava andando proprio bene. Peppino era anche riuscito a farsi fotografare con molti bambini in braccio. Le piccole creature non si spaventavano per niente, e sorridevano felici, perché Peppino, anche da satanasso, sa essere molto paterno. 

L'opera di diabolica promozione andava avanti molto bene, quando è stata repentinamente interrotta da un nugolo di guardie svizzere che ci hanno fatto sloggiare a colpi di alabarda.
Sto cercando di buttarla in politica. Ho cominciato, inutilmente, con Karl Marx. Gli ho detto, di brutto: “Maestro, che senso ha oggi parlare di lotta di classe? Non esiste più. Non perché non ci siano più i contrasti, le ineguaglianze. Il fatto è che ora sulla Terra ognuno crede di essere una cosa diversa da quello che è.”

Ho provato, allora, con Charles-Louis de Secondat barone de La Brède e de Montesquieu. "Ho postulato con Karl Marx una certa mia teoria sulla lotta di classe. L'illustre ha taciuto. Segno che sta riflettendo. Ora ho approfondito ulteriormente le mie riflessioni e credo di essere pervenuto a risultati interessanti.

L’attuale vita politica terreste si basa sul sistema del dissenso fittizio. I gruppi organizzati delle oligarchie si contrappongono al potere costituito e dicono di farsi portatori di interessi generali. In realtà, i componenti dei gruppi pensano solo agli affari propri e degli interessi generali non gliene importa un fico secco. Il potere costituito finge a sua volta di essere interessato, molto interessato alle legittime richieste rappresentate degli interessi generali. Subito dopo accontenta le richieste particolari rappresentanti gli interessi occulti e particolari dei gruppi oligarchici più potenti. Il potere costituito si regge, quindi, sul consenso-dissenso fittizio in un perfetto equilibrio dei poteri."

Il barone mi ha guardato molto divertito dietro il suo occhialino.

Ho saputo da fonte attendibile che l'evangelista Marco, dopo aver parlato sessanta ore filate con due testimoni di Geova sull'interpretazione da dare alle sacre scritture, e, in particolare al suo vangelo, ora si fa passare per l'autore de "L'amante di Lady Chatterley."

Mancavo da molti giorni terrestri da casa. Lucilla era infuriata. «Dove sei stato?» Ha battuto i pugni sul tavolino. Ho spiegato i miei attuali interessi politici. Non si è calmata. "Non si trascura la famiglia per correre appresso alla politica."

Mi è scappato un "Ma anche io devo avere la mia vita."

Cercherò di contemperare. Mi propongo di non trascurare più miei doveri familiari.
Per farmi perdonare da Lucilla le ho parlato dell'aldilà. Le ho fatto una lunga spiegazione: 

"Nell'aldilà sembra di stare nella vecchia Berlino del dopoguerra. Solo che i settori sono centinaia. Ogni parte è circondata da filo spinato e pattugliato da guardie pesantemente armate. È l'unico modo, ci hanno detto, per favorire il dialogo inter-religioso. Non siamo forse tutti figli di uno stesso Dio? E lui si comporta come un programma per elaboratore elettronico, ha tante versioni. E, infatti, corre da un settore all'altro, ogni volta con diverse sfumature cromatiche, per far risaltare l'unità nella diversità. È, però costretto, ogni volta, a piegarsi agli usi e costumi locali. Così, se entra in una zona si mette una tuta mimetica e porta con sé centinaia e centinaia di casse di legno con dentro dollari, bombe atomiche, bombe al fosforo, bombe a frammentazione e tante altre armi, potenti, devastanti e micidiali. Sulle casse è scritto 'Dono per il popolo eletto.' In un'altra parte porta cinture esplosive, vergini e danzatrici del ventre. In un altro ancora porta santi, tanti santi, tantissimi santi, indulgenze e provvedimenti di perdono istantaneo. 

Passi per le amnistie, ma che se ne faranno di tutti quei santi? Pare che sia per sostenere l'industria dei santini. Comunque i santi non vengono scelti da Dio, lui si limita a ratificare. Vengono selezionati sulla terra da una commissione che ne sa molto più di lui. 

Nel settore dei neoconservatori protestanti americani è costretto a dire: 'Lasciate che gli allosauri vengano a me', sotto minaccia di tirannosauri e di miliardari USA.

Vedi, Lucilla, ti faccio una ghiotta anticipazione: La versione di Dio che si sta facendo più strada nel mondo è la 33.4 detta dai suoi sviluppatori liberali "Apocalisse" o "Dio danaro". Quando il liberalismo avrà spiegato i suoi benefici effetti in tutto il mondo (globalizzazione) in favore di un ristrettissimo gruppo, in termini di distruzione delle risorse, dell'ambiente, delle identità, delle culture che avevano impiegato decine di migliaia di anni per formarsi, tutto in nome del profitto e del mercato, ci sarà la fine del mondo."

Lucilla mi è sembrata molto meravigliata dal mio racconto, quasi stupefatta: "Ma tutto è così lontano da quello che è stato detto, scritto, predicato."

“Ma quelli non ci sono stati, io sì” ho detto in tono paterno.

“Ma almeno Lo hai visto?” ha chiesto Lucilla, mettendo molta enfasi sulla “L”.

“Lui molto raramente, ma, in compenso ho visto spesso Sigmund Freud.

Sigmund Freud si aggira furtivamente e si introduce spesso di soppiatto in una porta strettamente sorvegliata. Peppino ha saputo che Sigmund è lo psicoanalista di fiducia dell'Altissimo. Lui ha scelto Freud perché anche il viennese ha le stesse origini ebraiche. Peppino ha saputo che l'Onnipotente soffre di una rarissima patologia: ha una personalità tripla, quadrupla, sestupla... all'ennesima potenza. A causa del male incurabile, è giocoforza che spesso sia assente dalla storia.”


...continua